Tra gli aspetti che interessano di più gli stranieri, dopo Brexit, è l’andamento del mercato immobiliare.
Molti sono infatti gli italiani che studiano o lavorano in Gran Bretagna e che desiderano acquistare una casa per se o per i propri familiari.
Non è certamente facile fare previsioni a lungo periodo, ma tenendo conto della caduta verticale della sterlina, all’indomani dell’esito referendario, è immaginabile non solo il cambio più favorevole, e già questo è un buon motivo per investire, ma anche un forte ribasso dei prezzi, specialmente tra le case di medio valore, che, del resto, è già in atto. Nelle città del nord ovest, come Liverpool, Manchester, Leeds e Birmingham, gli analisti si aspettano un crollo dei prezzi tra il 3% ed il 5% entro il 2017.
Sembra insomma ripetersi quanto accadde nel 2009, allorquando a seguito del crollo della sterlina, per circa 6 mesi gli investitori stranieri fecero grandi affari nell’acquisto di case in Gran Bretagna. E’ chiaro che se poi, a causa di Brexit, si dovessero alzare ulteriormente sia le rate degli interessi che l’inflazione, le proprietà diverrebbero ancora più attraenti per gli stranieri.
I ricchi investitori russi, asiatici e mediorientali si stanno già tuffando sul mercato, mentre, secondo il pensiero degli immobiliaristi più esperti, l’incertezza è tale da bloccare la compravendita di case proprio tra gli acquirenti britannici e una loro perdita di potere d’acquisto, data la debolezza della sterlina, potrebbe congelare le loro transazioni mentre potrebbe favorire quelli di italiani ed altri europei avvantaggiati da un cambio più favorevole.
Inoltre, per i compratori stranieri, la flessione della sterlina ed il cambio favorevole andrebbe effettivamente a compensare le imposte e le altre spese. Infatti, oltre al prezzo di acquisto si devono considerare le tasse sulla casa (stamp duty) e le altre spese accessorie.
La stamp duty si calcola sul prezzo di acquisto dell’immobile tenendo conto delle fasce di prezzo: fino a £125,000 l’imposta è 0%; da £125,000 a £250,000 è 2%; da £250,000 a £500,000 è 5% ; da £ 925,001 a £ 1,500,000 è 10%; al di sopra di questi prezzi è del 12%.
Tra le spese accessorie vi è il pagamento dell’avvocato (non vi è il notaio) che stipula il contratto, la cui parcella dipende dall’importo della compravendita e che è generalmente più bassa dei costi di un notaio italiano. Personalmente mi accordo preventivamente con il cliente sul prezzo da pagare, tenendo anche conto della complessità della pratica.
Altra spesa da considerare è il surveyor, che è il professionista, indicato dall’acquirente, che attesta il buono stato dell’immobile da comprare. Ci sono due tipi principali di perizie: Homebuyer’s Report, che costa tra £ 250 e £ 500 e la Building Survey, che è anche strutturale e quindi più approfondita e che può costare sino a £ 1000.
Ad ogni modo mi aspetto che fra qualche tempo il mercato immobiliare inglese si riassesti ed i prezzi torneranno ad essere più alti, ritornando ai livelli degli ultimi anni. Per questi motivi è bene affrettarsi***.
Gianluigi Cassandra – Avvocato a Salerno e Manchester – Italian lawyer in Manchester
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*** Le informazioni sopra riportate sono indicative ed i valori immobiliari possono sempre mutare. Consultarsi sempre con un Avvocato (sia Gianluigi Cassandra che chiunque altro legale di fiducia)e/o con un agente immobiliare, registrati in Gran Bretagna, prima di procedere all’acquisto.