Presso la Commissione europea a Milano si è svolto il convegno dal tema: “Europa: nuove imprese e procedure transfrontaliere. Il caso Brexit”. L’incontro, che ha riscontrato notevole interesse tra i partecipanti, organizzato dall’avv. Angela Marino con l’avv. Giovanna Rizzardo e gli interventi di Alice Pedrazzi, Francesca Fiecconi, Emanuele de Carolis e con il patrocinio dell’associazione giovani commercialisti di Milano, a cui ha anche partecipato in veste istituzionale l’On. avv. Giulio Gallera, assessore Regione Lombardia, voleva aprire un dibattito sulla normativa nazionale ed eurounitaria vigente (e in parte ancora sconosciuta), che è tesa a proteggere il consumatore e l’imprenditore piccolo e medio da un indebitamento insostenibile. In tale prospettiva la raccomandazione della commissione europea del 12 marzo 2014 recante nuovo approccio al fallimento delle imprese e all’insolvenza – applicabile anche ai consumatori – ed il Regolamento n. 2015/848 del 20 maggio 2015 sulle procedure di insolvenza, nel solco di un profondo processo di modernizzazione, segnano il definitivo superamento di una visione fosca dell’indebitato, non più destinato ad uscire dai circuiti della vita quotidiana, sociale o economica, ma invece da soccorrere ancor prima che la crisi lo conduca al collasso. A tal proposito l’avv. Marino ha sottolineato come ci siano una serie di possibilità ancora da sviluppare per prevenire la crisi al suo insorgere, e tali possibilità vengono direttamente dal mercato europeo, dalla normativa europea e dalla normativa nazionale che ad essa si è adeguata.
In sostanza, l’obiettivo era sostenere chi voglia investire e fare, o tornare a fare, impresa con un respiro più ampio, avvantaggiandosi degli strumenti in essere e in corso di attuazione. Infine una finestra attualissima e’ stata aperta su Brexit e le sue conseguenze.
L’avv. Gianluigi Cassandra, con studio a Manchester, ha, in particolare, illustrato i salienti aspetti storici, politici, sociologici e giuridici della Brexit, mentre la dott. Francesca Fiecconi, magistrato della Corte di appello di Milano, ne ha illustrato l’approccio alla cooperazione giudiziaria.